Garanzia

Non abbiamo il timore che i nostri telai possano essere replicati, contraffatti o commercializzati da produttori esteri su canali non ufficiali, e non abbiamo la necessità di verificare il codice seriale del tuo telaio per sapere che è originale.

Se sei un cliente Stelbel, la garanzia si attiva nel momento in cui confermi il tuo ordine. Sia che tu l’abbia fatto contattandoci all’indirizzo [email protected] oppure tramite il tuo rivenditore Stelbel di fiducia.

Hai la garanzia di un controllo qualità attento e costante su tutte le lavorazioni eseguite per far si che il tuo telaio sia il migliore.

La garanzia generale di prodotto è di 5 anni e sulla qualità e integrità delle saldature di telai Stelbel in acciaio e acciaio inossidabile, offriamo una garanzia a vita.

I termini di garanzia sono applicabili al solo proprietario originale del telaio.
Nel caso sfortunato di un furto o di un episodio che richieda la sostituzione del telaio, proponiamo condizioni vantaggiose nell’acquisto di un nuovo telaio a tutti i clienti Stelbel che ne vorranno beneficiare.

Fornire la miglior assistenza post-vendita possibile è in cima alle nostre priorità. Per qualsiasi questione che pensi possa essere legata alla garanzia di un telaio Stelbel puoi contattarci all’indirizzo [email protected].
Ogni telaio Stelbel verrà fornito di documento ufficiale che ne attesta l’originalità e riassume tutti i dati peculiari di quel prodotto unico.

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    La Storia
    A partire dai primi anni 70 con esperimenti e prototipi alla nuova generazione di prodotti

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    Stelio Belletti
    Un artigiano e costruttore meccanico con capacità non comuni e naturalmente il fondatore del marchio Stelbel

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    Dettagli, soluzioni, materiali e caratteristiche della produzione artigianale Stelbel

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    I valori aziendali e gli obbiettivi che ci prefiggiamo ogni giorno per garantire al cliente un prodotto e un servizio di livello superiore

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    Tutto è successo dall’oggi al domani. Quella bici acquistata di recente, a Stelio proprio non piaceva, lui diceva che non stava neanche in strada.

    Stelio Belletti
    Stelio Belletti – Fine anni 70

    C’erano dei tubi d’acciaio in officina, spessi e pesanti ma almeno nei diametri adeguati, la saldatrice a TIG non era quasi mai spenta in officina, il piano di riscontro era usato regolarmente, e poi le capacità di costruzione di un telaio avevano già resi noti Stelio e suo padre Antenore, più di una volta. Quindi in neanche una giornata il più era fatto. Nell’officina di Rodano, alle porte di Milano era nato il primo “telaio Belletti” per bicicletta.

    Ci vollero circa 2 anni perchè un telaio Belletti potesse diventare un telaio Stelbel. Era un progetto al quale Stelio si dedicava nel poco tempo libero che la sua attività di costruttore meccanico gli lasciava.

    Le tubazioni in acciaio per costruire telai per bicicletta all’epoca erano prodotte e trafilate pensando solo all’unione tramite congiunzioni. Per essere saldate a TIG serviva altro, fu Stelio che in autonomia trovò le soluzioni necessarie per arrivare a realizzare il telaio definitivo nel 1973. Anno che coincide con la nascita ufficiale del marchio Stelbel.

     Tubazioni e accessori furono opportunamente modificati, si adottarono soluzioni uniche per la costruzione, particolari del telaio vennero anche costruiti da zero, infatti è così che nacque il progetto della testa forcella auto-costruita, un elemento molto distintivo per ogni telaio, che da sempre accompagna la produzione Stelbel.

    Brevetto Stelbel fronte
    Copertina documentazione Brevetto Stelbel

    E poi c’era la saldatura ad elettrodo infusibile, chiamata TIG (Tungsten Inert Gas). Una tecnica che nessuno prima aveva visto applicata ad un telaio per bicicletta, ma che Stelio padroneggiava già da tempo per esperienza acquisita nel settore Aeronauitico civile e militare.

     Il prototipo definitivo di telaio da corsa Stelbel venne chiamato “Integrale” un nome che enfatizzava quella sensazione che si provava a vedere quel telaio così diverso dai suoi concorrenti dell’epoca. In assenza delle congiunzioni, quella sembrava una struttura in pezzo unico, dove tutto era integrato. Le sue caratteristiche e peculiarità furono descritte in un documento di 8 pagine che venne presentato all’ufficio italiano brevetti e marchi il 10 luglio del 1975.

    Il titolo di quel documento recitava: “Telaio per bicicletta particolarmente da competizione con almeno parte dei tubi costituenti uniti fra loro per saldatura”

    Brevetto Stelbel 1975
    Immagine tratta da documentazione Brevetto Stelbel – 1975

    Sempre in quell’anno il marchio Stelbel fece la sua prima apparizione internazionale di rilievo, e non andò male. Nei primi anni 70 Il meccanico della nazionale polacca di ciclismo era italiano, ed abitava non lontano dall’officina Belletti. Da qualche tempo si sentiva vociferare nell’ambiente di un telaista che costruiva telai diversi dagli altri, senza congiunzioni, con i tubi uniti da una saldatura non molto bella da vedere e piuttosto grezza. La notizia era presa con scetticismo, sembrava improbabile che un telaio non unito da congiunzioni a rinforzarlo e con una saldatura così sottile potesse resistere alle sollecitazioni necessarie senza rompersi.

    Quel meccanico però volette dare fiducia a Stelio Belletti e commissionò i telai per la nazionale polacca di ciclismo. Stelio lavorò per realizzare telai speciali sia per la prova in linea su strada che per la prova di cronometro a squadre. I tubi usati nella costruzione erano davvero sottili per contenere il peso complessivo e rinforzi speciali erano previsti in punti chiave.   Su quei telai, il 27 agosto 1975 il quartetto polacco vinse la prova di cronometro a squadre sulla distanza di 100km.

     I successi ottenuti convincono Stelio a dedicarsi a tempo pieno all’attività di telaista ciclistico, abbandonando gli impegni dell’officina Belletti.

    Passano gli anni e il marchio si ingrandisce. Nell’officina di Rodano si sperimentano soluzioni nuove, si prova, si sbaglia, si migliora e poi ancora da capo. Un ciclo che ancora oggi non si è fermato.

    foto stelbel-16
    Modello Dynamic storico – anni 80

    Si curano meglio dettagli estetici della saldatura, si susseguono versioni della testa forcella autocostruita, si usano tubi a sezioni maggiorate, i limiti imposti dalle congiunzioni per Stelbel non valevano.

    Innovare, fare qualcosa di nuovo e di diverso è sempre stato un chiodo fisso di Stelio Belletti.

     Iniziò a costruire telai in acciaio inossidabile quando ancora le tubazioni non erano commercializzate nei diametri e spessori adeguati, e quindi le fece realizzare su richiesta con le specifiche necessarie. Fu anche fra i primi ad introdurre forcellini posteriori verticali, già a partire dal 1977.

     Si passa dagli anni 70 agli anni 80 e la lista dei modelli proposti diventa particolarmente ampia, si costruiscono modelli che coprono quasi tutte le discipline ciclistiche.

     Stebel si costruisce una fama per l’utilizzo di tubazioni non convenzionali, tubi oversize o tubazioni di forme non circolari, o ancora per costruzioni speciali come il modello Punta dell’Est, che caratterizzò l’esposizione Stelbel alla fiera del ciclo di Milano nel 1985.

    A quel tempo anche l’interesse delle grandi aziende ormai si era avvicinato a quella tecnica di saldatura che per più di un decennio Stelio aveva perfezionato sui suoi telai.

    Stelbel Punta dell' Est
    Stelbel Punta dell’ Est –  Fiera di Milano 1985

    Alla fine degli anni 80 l’azienda conta almeno 8 dipendenti, la produzione è al suo picco, si inizia a sperimentare con l’alluminio, si realizzano anche le prime mountain bikes. E poi arrivò l’anno 1990, e nonostante tutto, problemi di natura privata costrinsero Stelio Belletti a chiudere l’attività. Poi più niente, almeno fino al 2013.

     E’ stato allora che si è iniziato a ragionare sul ritorno di Stelbel sul mercato. Nel settembre di quell’anno le basi furono gettate, e dalla collaborazione di Stelio Belletti e Cicli Corsa Snc si è arrivati in circa 18 mesi al risultato odierno.

     Nel marzo 2015 si presenta al pubblico la nuova gamma di telai Stelbel, includendo modelli storici realizzati dietro specifiche precise del costruttore che li ha sviluppati a partire dai primi anni 70, Stelio Belletti. Il mentore senza il quale nulla sarebbe stato possibile.

  • Stelio Belletti

    Stelio Belletti 2013
    Stelio Belletti in una foto recente

    Stelio Belletti ha sempre avuto una dote particolare nel costruire telai per veicoli, che essi fossero dotati di un motore a combustione o che il loro motore fossero le gambe di un ciclista poco importava.

    Erano, e sono, parecchie le variabili da padroneggiare mentre si costruisce un telaio che performi come richiesto, e Stelio, al fianco del padre Antenore ha saputo realizzare progetti speciali, nel campo aeronautico, delle competizioni motociclistiche ed ovviamente nel ciclismo.

    Indagando nella storia dell’artigiano ci si imbatte in articoli che definisco il piccolo aereo p.19 scricciolo dell’Aviamilano, sviluppato su fusoliera Belletti, “un capolavoro di manovrabilità” che per oltre vent’anni è stato il riferimento degli aerei da addestramento dell’Aereo Club Italiano. I Belletti nel 1967 risolsero da soli i problemi di telaio che aveva la moto da competizione più potente dell’epoca, la Honda 500 GP. Dove non arrivarono i tecnici e ingegneri giapponesi, arrivò la coppia di padre e figlio nell’officina di Rodano alle porte di Milano, consegnando in soli 16 giorni un telaio nuovo e più performante al suo committente, il campione Mike Hailwood. Honda purtroppo ne vietò l’utilizzo al britannico  durante il campionato del mondo. Quella moto, montata su telaio Belletti, partecipò ad una sola competizione, ma quella competizione la vinse, e lo fece davanti all’imbattibile Giacomo Agostini in occasione della Mototemporada romagnola del 1967 a Rimini.

    Belletti Honda GP 500 Hailwood
    Honda GP 500 Hailwood “Telaio Belletti” – 1967

    Per Stelio Belletti l’approccio alle biciclette avviene nei panni di ciclista a partire dai primi anni 60. La passione per questo attrezzo sportivo è stata la costante della vita di Stelio Belletti.

    Uno strumento apparentemente semplice il telaio della bicicletta, ma che per rendere speciale richiede tante attenzioni. Quando si trattava di costruire telai da corsa a Stelio non è mai importato quanto tempo ci volesse per rendere quell’oggetto speciale. La testa forcella auto-costruita di ogni telaio classico Stelbel è la dimostrazione migliore di questo concetto.

    Stelio sempre stata è una grande persona, vera, genuina, un lavoratore come pochi. Senza la sua guida Stelbel non sarebbe quello che è, e sicuramente non sarebbe mai potuta rinascere mantenendo la sua identità. Produrre telai per biciclette in modo artigianale, innovando, sperimentando, andando contro corrente è quello che Stelio ha fatto con il marchio Stelbel. E Stelbel continuerà a fare.

    Purtroppo, Stelio Belletti ci ha lasciati il 5 ottobre 2023, a pochi giorni dal compimento dei suoi 91 anni. Quella mattina era uscito per una piacevole pedalata in bicicletta.

     

    Una dedica speciale va al mentore e miglior insegnante che Stelio Belletti potesse avere, suo padre Antenore. Un meccanico come non ne esisteranno più.

     

  • La Tecnica

    L’acciaio è il materiale della tradizione Stelbel. La ricerca metallurgica ha portato alla produzione di leghe altamente tecnologiche che offrono innegabili vantaggi nella costruzione di un telaio per bicicletta da corsa in modo artigianale e perfettamente su misura.

    Stelbel da sempre si avvale del partner Columbus Tubi per la fornitura di tubazioni a doppio e triplo spessore e per la realizzazione di tubazioni personalizzate in base alle esigenze costruttive e di design del marchio. In tempi più recenti l’azienda ha deciso di investire nel Titanio, progettando una serie di tubazioni specifiche per la costruzione del modello Ti9, un progetto iniziato oltre 30 anni fa e portato finalmente a compimento.

    Saldatura TIG
    Saldatura TIG

    La saldatura dell’acciaio con tecnica TIG è il filo conduttore di tutta la produzione classica Stelbel.

    Per la realizzazione di nuovi telai si sono mantenuti tecnica, accorgimenti ed estetica dei prodotti del passato, avvalendosi di tecnologie, macchinari e accessori all’avanguardia per la loro costruzione, oltre che per il controllo della loro qualità.

    Ogni telaio è impreziosito da un lungo lavoro di limatura per mantenere anche nella produzione odierna l’aspetto classico “Stelbel”.

    Costruire un solo telaio alla volta, esclusivamente su misura, permette di dedicare il tempo necessario a realizzare un manufatto di qualità superiore, con caratteristiche dinamiche bilanciate rispetto al ciclista che lo utilizzerà,  questo concetto è applicato ad ogni telaio costruito.

    Fase di limatura
    Fase di limatura

    Per la nuova gamma di modelli classici riproponiamo la costruzione della tipica testa forcella Stelbel, uno dei segni più distintivi della nostra produzione del passato. Realizzarla sulle specifiche originali è stata una sfida che con una punta di orgoglio possiamo dire di aver vinto.

    La gamma di telai moderna viene equipaggiata con forcelle realizzate in materiale composito di fibra di carbonio. Queste forcelle non vengono realizzate direttamente da Stelbel, ma ci avvaliamo di fornitori all’altezza dei nostri standard qualitativi, quali Columbus Tubi, Enve, 3T e WR Compositi.

    Le tubazioni in acciaio e acciaio inossidabile che Columbus tubi ci fornisce, sono di leghe, dimensioni, spessori e forme specifiche per i nostri progetti. Utilizziamo acciaio di tre leghe differenti e tubazioni che arrivano ad avere un triplo spessore per la realizzazione di telai con caratteristiche dinamiche all’avanguardia e pesi ridotti.

    Telaio Strada Super
    Telaio Integrale


    Saper costruire un telaio ad alto livello in acciaio richiede la perizia di grandi artigiani e lavoratori. Ringraziamo Giovanni, Domenico, Fabio, Massimo, Claudio, Mario, Walter, Michele, Roberto, Marco e tutti gli altri artigiani che intervengono nella costruzione e finitura di un telaio Stelbel.

    Le caratteristiche tecniche individuali di ogni modello in gamma, sono illustrate nel dettaglio all’interno della pagine descrittive dei modelli stessi. Maggiori informazioni sono disponibili alla sezione Modelli.

    Il campo delle costruzione di forcelle in materiale composito è di nostro interesse, nel prossimo futuro la nostra volontà è di investire nella realizzazione di forcelle interamente Stelbel. Affiancando alla produzione di forcelle in acciaio quella di forcelle in materiale composito.

    Per il futuro Stelbel ha intenzione di sperimentare nuovi e diversi materiali nella costruzione dei propri telai, sempre nel rispetto delle linee guida del marchio, mantenendo la nostra identità di artigiani e innovatori nel settore ciclistico e meccanico.

  • Mission

    Il progetto di rinascita del marchio Stelbel è iniziato con una premessa: rimanere fedeli al proprio passato.

    Tutti i telai Stelbel vengono prodotti a mano da capaci artigiani italiani, esclusivamente su misura e su ordinazione.

    Gli aspetti più caratteristici della nostra produzione storica, sono stati fonte di ispirazione costante per la progettazione dei telai più moderni.

    Ci impegniamo ed investiamo risorse nel garantire una comunicazione veloce e all’altezza delle aspettative, un’assistenza efficiente e naturalmente il migliore prodotto artigianale italiano, la cui qualità è controllata lungo tutto il processo di costruzione e finitura.

    Facciamo tesoro dei valori che Stelio Belletti ha sempre seguito come costruttore di telai, e oggi come allora, continueremo a sperimentare, innovare e sbagliare con l’ambizione di fare sempre meglio.


    Un pensiero va anche alla tradizione telaistica italiana, per la quale magari un giorno ci piacerebbe poter dire di aver contribuito a far tornare grande come un tempo.

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Stelbel è un marchio registrato di

Cicli Corsa S.r.l.

Partita IVA IT02445060185

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